Racconta gli anni della sua esperienza lavorativa iniziata del 1972 come educatrice in una struttura residenziale disabili, composta da minori provenienti da Villa Azzurra, struttura collegata al manicomio di Collegno. Doveva essere un'esperienza casuale e temporanea, eppure, attraverso molti altri servizi, è durata tutta una carriera.
Ha iniziato il suo percorso presso il CST per disabili a Nichelino nel 1990; attualmente è responsabile del servizio in centro diurno di disabilità adulta ad Ivrea sotto la cooperativa Valdocco.
Ha iniziato il suo percorso nel 1984 in un centro diurno di Chivasso, poi successivamente assunta presso la cooperativa Valdocco, con la quale ha iniziato a collaborare nel 1988; attualmente ancora in servizio presso i servizi residenziali per disabili all'ex Venchi Unica di Torino.
Anni '70: Cambiamenti nei servizi e nuovi strumenti, ruolo delle famiglie nel lavoro educativo e giovani talenti
Anni '80: Meno disponibilità economiche per i servizi e gli educatori hanno la responsabilità di far conoscere ciò che fanno
Anni '90: Lavoro educativo con i minorenni e con le disabilità
Educatrice dal 1985 e oggi lavoratrice della cooperativa Esserci di Torino, sottolinea le grandi differenze tra il lavoro educativo negli anni ‘80 e al giorno d’oggi. Esprime la bellezza del mestiere dell’educatore, caratterizzato dalle relazioni umane, pieno di sfide difficili ma stimolanti.
Sottolinea l'importanza di "mescolarsi con l'altro senza farsi contaminare" avanzando l'idea di un'empatia che si apprende soltanto facendo esperienza.
Dottore in Filosofia e noto educatore degli anni '70 si definisce con orgoglio "figlio del '68" e approfondisce le dinamiche che hanno portato al mutamento riformistico della società di quegli anni e il ruolo che gli educatori hanno avuto in essa.
L'educazione negli anni '80
L'educazione negli anni '70
L'educazione negli anni '80
L'educazione negli anni '90
L'educazione negli anni '90 (il video è assente per esplicita richiesta dell'intervistata)